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I Testi dei Cantautori

I Cantautori Italiani dagli Anni Sessanta ad Oggi

Alle volte dalle canzoni emerge la poesia: merito di splendida musica e di sublimi testi. Le composizioni di molti cantautori si potrebbero paragonare alle poesie dei classici senza timore reverenziale, anche se non tutti i critici sono concordi dal momento che tra le due arti intercorre una fondamentale differenza: la musica che completa e rafforza la magia delle parole.

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Al di là delle note, i testi mantengono comunque qualità uniche, come si può evincere dalla lettura delle composizioni di grandi cantautori italiani.
Partiamo dagli intramontabili artisti degli anni Sessanta, come Luigi Tenco, Sergio Endrigo e Giorgio Gaber, eccezionali talenti dai quali abbiamo avuto in eredità capolavori di musica e poesia. Gino Paoli, Enzo Jannacci, Lucio Dalla e Francesco Guccini hanno rivelato un talento creativo inesauribile, sorprendendoci ogni volta con parole e musiche nuove, e mantenendo fede ad una scelta di sperimentazione e provocazione portata avanti con ottimi risultati.

Negli anni Settanta i testi musicali si connotano sempre più di riferimenti alla politica e al desiderio di trasformare la realtà, in consonanza con i movimenti che scuotono la società. La provocazione e l'idea che un altro mondo fosse possibile hanno ispirato le canzoni divenute inni di milioni di giovani scesi nelle piazze cantando i testi di Paolo Pietrangeli, Fausto Amodei o, negli anni successivi, di Ivano Fossati.

Testi che parlano di temi politici, storici, filosofici, ma anche dell'amore, fonte di gioie e struggimenti.

Fabrizio De Andrè è riuscito ad operare il miracolo: scrivere degli emarginati e degli eroi, di Dio e degli atei, utilizzando parole delicate e al contempo polemiche, mescolando tenerezza e rabbia. Testi che sono incredibilmente universali, anche quando parlano della sua Genova, dal momento che i temi affrontati sono eterni.

Poi Rino Gaetano, Francesco De Gregori, Edoardo Bennato, Roberto Vecchioni, Paolo Conte, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Renato Zero, cantautori assai diversi tra loro per scelte artistiche e di vita, ma ognuno dei quali in grado di comporre brani che si sono impressi nelle nostre menti.

Toccando gli anni Settanta non possiamo dimenticare Lucio Battisti che ha dato voce ai testi di Mogol con tale bravura da vantare tuttora migliaia di fan, mantendo vivo il desiderio da parte dei genitori di trasmettere ai figli tali opere.

Avvicinandosi ai giorni nostri ricordiamo Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, Luciano Ligabue i quali riescono a riempire interi stadi con folle oceaniche che conoscono a memoria ogni parola delle loro canzoni, onnipresenti nelle pagine dei diari e, a volte, sui muri delle città? Un particolare riconoscimento merita anche Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, tra i primi artisti italiani a rendere celebre il rap, ovvero la musica ritmata sulla quale si 'parlano' testi, solitamente impegnati.

Non abbiamo ancora citato le grandi donne della musica contemporanea e quindi non abbiamo reso il giusto onore a Gianna Nannini, autrice di brani d'eccezionale forza e trasgressione che hanno disegnato una nuova immagine della figura femminile. Di grande carisma anche Carmen Consoli, Elisa, Marina Rei e le altre giovani cantautrici che hanno innovato melodie e contenuti della nostra musica.

Chissà quanti artisti abbiamo dimenticato?fortunatamente il panorama della musica italiana è così vasto da far perdere l'orientamento, ma dobbiamo riconoscere l'immensa gioia che scaturisce da questo naufragare in un ocenao di note e parole!

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I testi delle canzoni che più amiamo: brani da cantare con gli amici o poesie da leggere. Un Viaggio nella musica leggera italiana e straniera.
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